Questa volta la presentazione è ufficiale, presso una sede qualificata, con interlocutori
istituzionali: la Terminal Geochem del gruppo Seasif ha esposto presso la Confindustria di
Foggia, al presidente Ivano Chierici, ai segretari generali sindacali e loro delegati di Cgil
Maurizio Carmeno, Cisl Mohammed Elmajdi e Uil Luca Maggio, il progetto di insediamento
industriale che verrà sviluppato nella zona ASI di Manferdonia e Monte Sant’Angelo.
"È stato un incontro molto positivo che è servito ad evidenziare l’importanza del progetto
industriale del Gruppo SEASIF, anche nella luce della prossima messa a disposizione al
Gruppo dei Nastri Trasportatori del Porto industriale di Manfredonia. Il programma prevede
interventi nel manifatturiero e nel campo energetico. L’incontro è servito anche a riprendere
la tradizionale collaborazione con le Organizzazioni sindacali che conferma la reciproca
convinzione dello sviluppo culturalmente improntato alla costante sinergia delle forze
sociali", è il giudizio di Ivano Chierici, presidente reggente di Confindustria Foggia che nel
dicembre scorso aveva dato un aggiornamento dell’iter per la realizzazione del progetto.
Giudizio condiviso dalle organizzazioni sindacali che hanno apprezzato il loro
coinvolgimento ad un processo concertativo di grande importanza per l’economia di
Capitanata e valutato positivamente “le potenzialità di sviluppo territoriale e portuale di
Manfredonia dell’investimento, riservandosi di comunicare il definitivo parere, dopo il
necessario approfondimento documentale che verrà realizzato nei prossimi giorni ".
Il progetto Seasif, come è generalmente noto, annunciato sin dal febbraio 2021 pare giunto in
dirittura d'arrivo. La Confindustria Foggia e i sindacati mantengono ancora il riserbo sui
particolari dell'iniziativa che sarà sviluppata sulle aree Zes – Zone Economiche Speciali che,
come noto, favoriscono gli insediamenti industriali con importanti vantaggi fiscali e
procedure amministrative accelerate, la cosiddetta “Concessione Unica” rilassata dal
Commissario governativo alle ZES Adriatica.
Parte fondamentale del progetto è l'impiego del porto alti fondali, detto porto industriale e in
particolare l’impianto dei nastri trasportatori. Anzi è stato proprio quell’impianto ad attirare
l'attenzione e l'interesse della multinazionale Seasif. Naturalmente dovrà essere pressoché
completamente rinnovato: da quando venne costruito a fine Anni settanta, non è stato mai
utilizzato, né tanto meno collaudato. Quei nastri sarebbero dovuti servire alla centrale Enel
che non è stata mai realizzata per difficoltà tecniche, e non all’Enichem che ha utilizzato
ampiamente il porto. Quei nastri sono assurti alle cronache nazionali per una questione di
tangenti e per la annosa controversia con la dita costruttrice che ha tenuto bloccato ogni
intervento su quell’impianto nel frattempo resosi inutilizzabile tanto che l’Autorità di sistema
portuale del mare Adriatico meridionale aveva disposto l’abbattimento.
L'interesse della Seasif e l'intervento dell' Asi di Foggia hanno bloccato la distruzione di
quell'impianto che ora si appresta a supportare una iniziativa industriale che si propone di
ridare impulso all'economia e all’occupazione non solo cittadina.
Michele Apollonio